Draghi ha nominato 37 volte su 69 pagine di rapporto le troppe regole che soffocano l’Europa ma i giornali italiani ne hanno fatto un nuovo Hamilton che lotta per il debito comune: ma con le regole europee (da che parte dormire, come fare pipì, come aprire le finestre) anche gli Usa sarebbero morti: non è sovranismo, è buonsenso.
Solo i francesi lo hnno capito…Europa soffocata da troppe regole: non lo dice Salvini ma Draghi al Parlamento, grande macchina per creare norme
Ecco i titooli degli organi semiufficiali di Draghi.
Il ciclone Boris travolge l’Italia: nubifragi e allagamenti. Scuole chiuse domani nelle zone rosse dell’Emilia-Romagna. Aereo biposto disperso in Appennino
Pubblicità, ai giornali le briciole, tv, Google e Facebook i peggiori nemici che li uccidono
A parte il balzo della televisione, la raccolta dei quotidiani è in calo: -12,5% a luglio 2024 e -7,8% nei prime 7 mesi.
Periodici +9,6% a luglio, -1,3% nei primi 7 mesi. La radio è in crescita del 6,8% nel mese di luglio e del 9,9% nei primi sette mesi.
In luglio gli investimenti pubblicitari in Italia sono cresciuti del 10,5%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi sette mesi a un aumento del 6,2%.
Lo affermano i dati Nielsen: se si esclude dalla raccolta web la stima sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti Over the top, l’andamento nei primi sette mesi del 2024 si attesta su una crescita del 7,7%.
“L’aumento di luglio è stato trainato principalmente dalla Tv che cresce nuovamente a doppia cifra (+29,1%) grazie al ricco bouquet estivo dedicato agli eventi sportivi”.
Nella torta di Nielsen sul mercato globale, i giornali non ci sono nemmeno, forse sono negli Altri.

Lo streaming raggiunge il 41,4% della TV, la quota più alta per qualsiasi formato di visione nella storia di The Gauge.
Youtube diventa la prima piattaforma di streaming a superare il 10% della visione televisiva totale.
Speriamo che il Governo si muova
Editoria, Gasparri: Fi condivide appello Fieg che auspica riforma di sistema
“Forza Italia condivide pienamente l’appello della FIEG, che auspica una riforma di sistema e chiede attenzione anche per l’editoria, ritenendo i giornali ed altre forme di presenza da salvaguardare in un’epoca di grandi trasformazioni tecnologiche e con il rischio di saccheggio digitale. I vertici di Forza Italia si sono già confrontati con la Fieg e seguono con attenzione il lavoro che il Sottosegretario con delega all’editoria, Barachini, sta impostando. Servono risorse per salvaguardare l’editoria, che è fonte di cultura, di informazione e di conoscenza, in un’epoca in cui le fake news digitali non possono distruggere la vera e corretta informazione, garanzia del pluralismo”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri
Fieg, Riffeser: soddisfazione per decisione della maggioranza di Governo per avvio lavori legge sul sistema dell’informazione
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