Tommaso Claudi, il console italiano aiuta un bimbo all’aeroporto di Kabul: la foto che commuove
Previsioni meteo: arrivano i temporali e il fresco, finiscono il caldo e l’estate, da Nord a Sud
Nubifragio Perugia, violento fiume di fango e acqua invade le vie di Villa Pitignano
Maltempo: a Perugia evacuate nove famiglie, allerta giallo in Puglia per temporali e piogge intense
Talebani ce li abbiamo anche noi: quelli che ammazzano la “loro” donna
Antonino Sciuto arrestato dopo la denuncia di Vanessa (ma rilasciato subito): il Gps sotto l’auto di lei
Afghanistan, il volto dei Talebani: giovani frustati per i jeans, donne picchiate davanti ai figli
Draghi ad Amatrice: “In passato Stato lento, ora la situazione è diversa”
Non si capisce dove basi questa speranza. Leggete qua sotto.
- Articolo di 4 anni fa.Terremoto, ricostruzione. Vasco Errani: non c’è organizzazione. Ora sarà peggio
Perché è fallita la costruzione post terremoto in Centro Italia di un anno fa? La risposta la diede, a porte chiuse, mesi or sono, lo stesso uber commissario Vasco Errani:
“ci voleva una governance totalmente differente, bisogna fare un’altra governance se no non ce la faremo
“non esiste che per cominciare a fare le casette si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette
“non esiste la centralizzazione della ricostruzione si ricostruisce solo nel territorio
“ma bisogna darsi una organizzazione, decidiamo decidetelo”.
La registrazione fu pubblicata sul sito di Panorama ma non ebbe molta risonanza.
Il problema non sono gli uomini né le donne. Il nodo è nella organizzazione, nel sistema, nel metodo. La colpa di Vasco Errani è tutta lì nel non avere saputo costruire un modello decisionale diverso. Anzi, di averlo accettato e subito come un dogma.
2. A Errani è subentrato Giovanni Legnini, un curriculum in apparenza eccellente. Bastava però pensare al nulla combinato quando si occupava di editoria per non illudersi proprio. Articolo di qualche giorno fa.
Sisma del 2016. Legnini: “La ricostruzione procede ma resta ancora molto da fare”
3. Ecco l’amara realtà. Amatrice, cinque anni dopo il terremoto dell’Italia centrale. La ricostruzione resta una chimera. Nel 2029. O, forse, nel 2033