Non ci voleva tanta fantasia per immaginare che l’economia occidentale avrebbero accolto i dazi trumpiani con profondo malessere. Sul Fatto Quotidiano si legge: “Forte calo per i prodotti energetici, spinti al ribasso dei timori di un rallentamento della crescita economica globale come effetto della guerra commerciale avviata dalla Casa Bianca. Il brent, petrolio di riferimento per i mercati europei, affonda di oltre il 7% e viene scambiato sotto i 70 dollari al barile. Il Wti statunitense scende di oltre il 7% a 66,2 dollari. Sul mercato di Amsterdam, hub europeo del gas, le quotazioni sono discese del 4,6% portando il prezzo sotto i 40 euro al megawattora”. Insomma, un disastro. E non butta bene nemmeno in prospettiva. Il tentativo degli Stati Uniti di rottamare la globalizzazione ha messo sotto sopra il mondo. In questo momento è a rischio un modello che andava avanti da circa 40anni.