La guerra dei dazi di Trump: l’Europa ha gli strumenti per difendersi ma…

Arrivano i dazi, si salvi chi può. Anche per l’Europa il 2 aprile si aprirà una nuova fase nei rapporti commerciali con gli USA, il 25% in più  da pagare per i prodotti che da noi vanno nel mercato americano. Salvo eventuali diplomazie riparatorie andrà a finire così. Ma come può reagire il Vecchio Continente? Di azioni da mettere in campo ce ne sono molte. Di questo ne sono convinti  un po’ tutti. Il problema è che per rispondere agli americani ci vorrà l’unità dei Paesi UE, obiettivo quest’ultimo non facile da raggiungere. Anche perché la guerra commerciale di Trump può portare alcuni Paesi, come l’Italia, ad intavolare bilaterali per risolvere singolarmente il problema. Dunque  si potrebbero sfilacciare alcuni Stati e conseguentemente far sgretolare il tentativo di metter in campo una politica unitaria. Attenzione, i dazi promessi da Trump riguarderanno anche il mercato dell’automobile.

ilFattoQuotidiano

Trump contro Zelensky nello Studio Ovale: la sceneggiata in diretta tv

Alla Casa Bianca, nello Studio Ovale, il Presidente degli Stati Uniti Trump faccia a faccia con quello dell’Ucraina Zelensky, si prendono a male parole. Che il clima non fosse buono lo si sapeva. Non più tardi di una settimana fa Trump l’aveva apostrofato definendolo un “comico mediocre”. Ma che si arrivasse ad una sceneggiata come quella alla quale abbiamo assistito non era preventivabile. Ovviamente le firme sull’accordo per le terre rare tra i due Paesi non sono state apposte. Qualcuno ha parlato di “trappola” nella quale il Presidente ucraino è caduto, ma non è scontato che sia andata così. Certo, dentro lo Studio Ovale il clima era ostile per lui, un po’ come quando Angela Merkel andava da Putin ed il Presidente russo l’accoglieva con il suo labrador nonostante sapesse che lei fosse terrorizzata dai cani. Tuttavia, immaginare uno sgambetto americano non è così scontato.

laRepubblica