Confindustria è molto preoccupata per i dazi. Il Presidente Emanuele Orsini ha dichiarato alla Stampa, si legge in questo articolo di Blitz Quotidiano, che “bisognerà valutare con molta attenzione i dazi che Trump annuncerà. Per l’Italia il rischio c’è, e il nostro Centro Studi sta quantificando l’impatto che sarà imponente. I settori oggi più esposti sono il farmaceutico, l’alimentare e quello delle macchine per la produzione oltre al tessile-moda. L’Europa ha due imperativi categorici: dialogare con tutti, a cominciare dalla nuova amministrazione americana, ed evitare reazioni di pancia che sono controproducenti”. La posizione di Confindustria è quindi chiara, e propone, sempre in questa intervista, tre cose da fare: la Bce deve tagliare i tassi, bisogna definire accordi commerciali con Messico, India, Giappone, Thailandia e Vietnam e dare piena operatività al trattato con il Mercorsur sudamericano, e poi migliorare il mercato unico europeo per facilitare e accrescere gli scambi intra-Ue.