Anche la maggioranza di Governo è divisa sul riarmo. Intervistato da Repubblica, il deputato della Lega Federico Freni ha dichiarato che “per noi è inaccettabile un piano di riarmo da 800 miliardi finanziato a debito. Peraltro ad oggi Rearm è solo una scatola vuota. Dovremmo indebitarci con la benda sugli occhi per ritrovarci poi a dover aumentare le tasse o a tagliare la spesa per la sanità?”. Parole che non lasciano dubbi e che confermano quel che era successo al Parlamento europeo in occasione del voto sul Libro Bianco della Difesa. “Se dovessimo recepire l’indicazione di Rearm dovremmo mettere sul piatto 30-35 miliardi. In pratica una legge di bilancio per le armi, oltre ad altro debito da ripagare. Nella migliore delle ipotesi dovremmo ritardare l’inversione della curva del debito, nella peggiore ci ritroveremmo nel 2031 con un rapporto debito/Pil superiore a quello del 2024. È come scegliere tra la padella e la brace”.
