Olimpiadi, vergogna inglese, l’equipaggio del 4 senza invade la corsia italiana e impedisce agli azzurri di conquistare la medaglia d’argento. Ecco la foto. Ma la Federazione e il Coni tacciono, altra vergogna. Green pass, continuano polemiche e chiacchere. Sempre più malati ma i morti, per ora, restano sotto il livello di guardia. A processo per diffamazione a Londra una giornalista per un libro in cui accusa gli oligarchi russi di fare gli interessi strategici del Cremlino. Abramovich, proprietario del Chelsea, si sente offeso. Ma basta pensare che il figlio dell’ex capo stazione del Kgb a Londra è proprietario di due giornali inglesi e che Boris Johnson, suo grande amico, lo ha fatto Lord: cosa diceva Napoleone?

Olimpiadi di canottaggio, 4 senza, vergogna inglese. Hanno qiaso speronato lo scafo italiano, potevamo conquistare la medaglia d’argento, ci siamo dovuti accontentare del bronzo. E quelli della Federazione italiana subiscono come pecore. Un reclamo? Servirebbe a poco, dicono. Malagò, tira fuori il quid. Come riporta il Corriere della Sera,  gli inglesi «ci sono venuti addosso di proposito. Ci hanno quasi speronato mentre stavamo andando a vincere», ha detto papale Matteo Lodo.

La prova provata è nelle foto pubblicate con grande evidenza dal giornale inglese Daily Mail: si vede la barca inglese appoggiare a destra, uscendo dalla sua corsia, per puntare contro lo scafo italiano. La nostra colpa? Essere più bravi degli inglesi, che da favoriti sono finiti quarti.

La didascalia è una sentenza: “Mentre perdevano la battaglia per il bronzo, i britannici non hanno più controllato la rotta. Così hanno invaso la corsia italiana, facendo perdere agli azzurri la medaglia d’argento”.

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Ha scritto il libro Gli uomini di Putin. Come il KGB si è ripreso la Russia e sta conquistando l’Occidente (Harper Collins, tradotto in Italia da La nave di Teseo). Milionari e imprenditori russi definiti burattini del presidente Vladimir Putin e legati ai servizi segreti Kgb.

A processo per diffamazione, intentato da Roman Abramovich (proprietario del Chelsea) e altri oligarchi russi è finita, per sua fortuna a Londra e non a Mosca, l’autrice, Catherine Belton, giornalista inviata di Reuters, ex corrispondente del Financial Times da Mosca.

Ma non è un romanzo di Frederick Forsyth. Chiedetevi: di chi è l’Independent? Di chi è l’Evening Standard? Di Aleksandr Lebedev, ex capo del Kgb stazione di Londra.  Di chi è grande amico il figlio di Lebedev, Evgeny? Di Boris Johnson. Che lo ha fatto diventare pari del regno e sedere nella Camera dei Lord

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