Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti ha dichiarato in Senato che “con riferimento alle spese per la difesa e più in generale alla sicurezza, il lavoro di ricognizione secondo la metodologia NATO, effettuata con particolare scrupolo, lascia ritenere che già da quest’anno saremo in grado di raggiungere l’obiettivo del 2% del Pil assunto nel 2014. Siamo oltremodo coscienti, anche alla luce delle attuali tensioni, dell’esigenza di incrementare tali spese nei prossimi anni”. È facile pensare che questo impegno italiano arrivi soprattutto per aiutare il bilaterale con gli Usa. La nuova amministrazione Trump aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti di quei Paesi che non rispettavano il vincolo delle spese militari previste dall’adesione alla NATO. In questo articolo del Fatto Quotidiano si legge che il Ministro ha specificato che “In questo momento il governo italiano non utilizzerà la deroga al patto di stabilità per le spese militari”.