Nessuno dice a Trump che la sua politica per una tregua nella Striscia di Gaza è drammaticamente fallita? Sul Fatto Quotidiano si legge che la Protezione civile ha comunicato che dalla ripresa dei raid i morti sarebbero 436, cioè in 48 ore. La guerra è anche poi guerra di propaganda. Hamas sostiene “che Israele è responsabile delle conseguenze dell’incursione”. Netanyahu invece dichiara che “potrebbe aprirsi un fronte ampio anche in Cisgiordania”. Insomma, le porte dell’inferno si sono riaperte, e la comunità internazionale tace. Si parla tanto di Europa, ma su questo versante non dice quasi niente. La tregua è durata poco, pochissimo, ed il fronte di guerra è ripartito. L’operazione diplomatica degli Stati Uniti è servita veramente a poco. Netanyahu dal canto suo deve fare i conti con una situazione politica interna molto difficile e con un’opinione pubblica che non perde occasione per criticarlo duramente. Si susseguano manifestazioni contro di lui per la liberazione degli ostaggi.