La Bibbia è stato il libro più comprato nei primi dieci mesi del 2024 negli Usa. Esattamente sono state comprate 13.7 milioni di copie. Numeri incredibili, ma che trovano una loro spiegazione nei tempi che stiamo vivendo. Gli addetti ai lavori sostengono che le persone decidono di comprarla perché sperano di trovarvi speranza, un appoggio emotivo per lenire dolore ed ansia crescente per le incertezze del presente e del futuro. In realtà, chi conosce il testo, sa benissimo che nelle pagine del libro sacro si trova tutt’altro. Per buona parte il testo è un documento di odio raziale giustificato dal valore divino. “Sono pagine tremende, di sterminio e deportazione dei vecchi abitanti della Palestina. Gli ebrei in origine non esistevano, si sono formati nei discendenti di Abramo schiavi in Egitto. Dio li libererò, imponendo loro la sua unica devozione, e li condusse nella terra promessa che però era già occupata”.