Lo sciopero dei magistrati è stato un successo, con l’80% di adesione. Le parole velate del nuovo Presidente Cesare Parodi – “difendiamo i principi sanciti dalla Costituzione”- seppur cariche di sottintesi, erano sembrate lasciare comunque uno spazio di apertura, o meglio, non andavano a chiudere del tutto la porta. Di altro tenore invece quelle dichiarate da Lucia Musti procuratrice generale a Torino. “Stiamo subendo un attacco gravissimo ancora peggio che negli anni del terrorismo e delle stragi mafiose, ma per colpire noi minano i diritti dei cittadini. Questa non è la riforma della giustizia ma contro la magistratura, più esattamente contro i diritti dei cittadini nei confronti dei quali è liberticida, è contro il servizio giustizia costituzionalmente garantito”. Parole destinate sicuramente a fare molto rumore, ed una situazione destinata a peggiorare. Lo scontro tra Governo e Magistratura arriverà anche sulla scrivania di Mattarella? Forse c’è già arrivato da parecchio tempo.