L’Europa in affanno ha paura di perdere la sua industria

L’Europa vive uno dei suoi tempi più difficili. Il ciclone Trump ha rivoltato il mondo e cancellato gli equilibri usciti da Jalta nel 1945. Il Vecchio Continente non si è fatto trovare pronto, anzi, semmai ha prevalso, e sta prevalendo, un’affannosa rincorsa dagli esiti ancora molto incerti. Le conflittualità geopolitiche si sommano alla crisi economica, fatta di produzione industriale troppo bassa per reggere il confronto con i nuovi attori dell’economia globale. Questa difficoltà si coglie anche leggendo il testo del “Clean industrial deal”, un documento che sintetizza un pacchetto di misure che l’Europa dovrebbe portare avanti per provare a risolvere i suoi problemi in campo industriale. È sufficiente dire che anche in tema di decarbonizzazione la UE mette in campo molta prudenza, affermando che questo processo può essere portato avanti ma solo se compatibile con una spinta alla competitività dell’economia europea.

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