Il 31 ottobre 2019 Mario Draghi lasciava la Banca Centrale europea perché arrivato a fine mandato. Durante la sua presidenza “ha risolto la crisi dei debiti sovrani. Non è riuscito però a chiudere il suo mandato con un rialzo dei tassi, segno di vittoria sulla bassa inflazione. Mario Draghi lascia la Banca centrale europea con aspettative di lungo periodo sull’andamento dei prezzi che minacciano di ancorarsi tra l’1% e l’1,5%, invece del desiderato 2% e un’inflazione media – dal 2013 a oggi – dell’un per cento”. Era il 2019, sono passati sei lunghi anni.